E riconobbi quel filo.
Si era fatto incastrare da abili mani
tra le arcate intricate di meravigliosi ricami.
Era ancora così.
Debole, invisibile, delicato.
Eppure era servito.
Lo raggiunsi col mio ago.
E lo sfilai...
Ora mi serviva per altro,
lontano dalle inutili sete...
Realizzai con esso
legami di stoffe più umili
utili per chi ne avesse davvero bisogno.
Un filo che conquista e vince.
La verità dell'esistere
con semplicità.
Pia
Immagine privata |
Questa è una bellissima parabola sul valore delle cose minute, piccole, umili, ma tali solo agli occhi degli stolti. Bella.
RispondiEliminasinforosa
Grazie Sinforosa, hai molto compreso.
EliminaBuona giornata carissima! 😙
Un filo che ha fatto del bene^^
RispondiEliminaMoz-
Buongiorno Miki!
EliminaSì...o magari che prova a cercare il meglio dopo aver creduto di averlo già trovato. Abbraccio e grazie. 😚
Ma che bella. Molto brava e ottima metafora.
RispondiEliminaGrazie Mariella! ⚘🍀💋
EliminaC'è stato un periodo, piuttosto arcaico, in cui in punta di pennino disegnavo con un unico tratto su fogli che rimanevano per il resto bianchissimi ed intonsi silouette come quella percorsa dal tuo ago misterioso. Quel periodo ha modernizzato tutta la mia maniera di dipingere.
RispondiEliminaMi si è stampato un sorriso alato sul viso al vedere la tua pagina.
Vincenzo buongiorno!
EliminaCredo proprio che sia un divertimento di tutti gli artisti...😉
In realtà era quello che volevo fare ma non trovando un foglio bianco sottomano ho preferito elaborare una foto e...click! Ecco qui.
Mi leggi proprio bene...
Grazie e felice di averti fatto volare un sorriso. Smack!