lunedì 25 settembre 2017

Paura



È difficile comprendermi.

Spesso ho paura.
Lo so tutti hanno paura e lo nascondono bene.
Forse anch'io cerco di nasconderlo, non so.
Ho paura.
Ed oggi lo dichiaro apertamente.
Non desidero con la mia presenza ledere.
Non voglio fare del male.
Se mi accorgo che ciò possa accadere, fuggo.
Mi allontano.
Mi autoelimino.
Preferisco non andare a fondo con una nuova amicizia.
Per fare un esempio. 
O non difendermi da una provocazione dettata dalla malvagità. 
Tra l'altro azione inutile per me. 

Ho un forte rifiuto in ciò che possa elargire sofferenza.

Spesso mi chiedo com'è visto tale comportamento da altrui persone.
Forse appaio finta, fredda, insensibile, sciocca.
Ma non mi importa.
Quello che conta è altro, molto più profondo ed importante.

Mancanza di autostima dice qualcuno.
E sorrido.
So con certezza che non è così.
Orgogliosa?
Spesso.
Testarda?
Qualche volta, prima lo era di più.
Permalosa?
Molto.
Perché mi accorgo sempre se mi si prende in giro, ma assecondo.

Raramente mi arrabbio.
Se lo faccio se ne accorge il mondo intero.

Se voglio chiarire lo faccio, raramente e con semplici parole.
Dirette e chiare.

Ma ho sempre paura.
E se è troppo intensa io non esisto più per nessuno.
Non diverrò certo famosa così.
Non mi conoscerà mai nessuno.
Ma sarò fiera di me.
Avrò conquistato, alla fine, qualcosa di molto più assoluto. 

Il mio essere! 

Anche così son certa...è difficile comprendermi.


Pia




8 commenti:

  1. Anche io sono un tipo 'pauroso'. Adesso poi molto meno di quando ero ragazzino, quando tendevo a isolarmi (se non erano già gli altri a isolarmi) - soprattutto nei contesti di feste, compleanni ecc. - perché sentivo di non potere dare ai miei possibili interlocutori ciò che cercavano. Ho sempre viaggiato a una marcia più bassa degli altri e questa mia incapacità è stata anche fonte di sofferenze.

    Sì, è una 'paura' diversa dalla tua.

    Ma di sicuro alla fine essere noi stessi appaga: i compromessi nella vita di tutti i giorni si fanno e ci sono, ma se si esagera poi annientiamo il nostro io.

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    1. Riccardo se mi hai compreso, la tua per me non è incapacità ma protezione e difesa che indica maturità e saggezza.
      Hai preferito farti da parte ma così hai imparato molto della vita.
      Ecco questo no. Annientarsi non va bene, forse bisogna comprendere il livello dei nostri limiti. Ciao!

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  2. Pia, se tu senti certe cose io non posso smentirle.
    Abbraccio.

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  3. Direi di no Gus, più che sentire è essere.
    Abbraccio a te!

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  4. La sofferenza fa parte della vita Pia, qualcuno la provoca a te e tu la provochi a qualcuno, non si sfugge anche se ti allontani, ma una persona intelligente lo capisce quando sei in buona fede e può essere un'esperienza che insegna qualcosa di più importante come a esempio superare i propri limiti. Comunque sia tu fai bene a seguire la tua strada.
    Bacio!

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    1. Cara Sciarada,
      dopo aver provato e riprovato ci si stanca sai?
      Le persone intelligenti...una volta credevo ce ne fossero di più ma mi sbagliavo.
      Se provoco sofferenza lo faccio inconsapevolmente mentre, credo ormai, che la maggioranza lo faccia con proposito ed anche premeditazione...
      Ho sempre cercato di superare i miei limiti, come ho fatto creando questi blog ed altro che sai; se poi non otteniamo il positivo in cambio, forse bisogna cambiare ancora. Megabacio e grazie!

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  5. Sei vera la permalosita si elimina pensando alla difficolta che qualcuno può avere nel capire la tua onesta percio non lede cio che sei le radici sono forti per una bella crescita che si espande nella ricerca del capire

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    1. Sì, sono permalosa ma solo se è necessario.
      Valeria cara, cerco sempre di comprendere il prossimo; il problema è che il prossimo si rifiuta di comprendere me.
      La ricerca del capire fortifica, hai proprio ragione. Ciao e grazie!

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