Come in un gioco di palloncini volanti
vo osannando i miei pensieri...tra il dire ed il faceto.


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venerdì 6 ottobre 2017

Storia di una ciliegia



E la ciliegia rotolo` via, lontano.
Aveva percorso tratti di fango e terra, pioggia e sole.
Ma non aveva perso la sua genuina freschezza.
Allora fu raccolta da piccolissime mani.
Mani che non conoscevano lei.
Conoscevano però la fatica e la generosità.
Quelle mani raccolsero la rossa ciliegia.
E così il piccolo frutto continuò a percorrere la strada.
Era finalmente al coperto, protetta come un prezioso tesoro.
Era felice, al sicuro, eppure non conosceva quelle mani e neanche quella sacca nella quale era nascosta.
Poi senti` una forza che la spingeva verso il piccolo angolo recondito.
Lui stava correndo, sembrava felice.
Le piccole mani ora reggevano lei.
La ciliegia fu offerta alla dolce mamma, ammalata e sofferente.
che prese il frutto e lo divise a metà.
Per lei e per il suo gentile piccolo angelo.
Finse di mangiare la sua parte.
La metà ciliegia fu riposta al sicuro nella credenza, pronta ad essere il misero prossimo pasto per il dolce fanciullo.
Lui che tornò nel vecchio garage a lavorar per guadagnare un posto di ristoro per sé e la misera madre.
La ciliegia non perse il suo rosso colore né la sua dolcezza.

Pia





10 commenti:

  1. Mi hai commosso Pia...vorrei tanto aiutare anche io la mamma e il bimbo...

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    1. Riccardo grazie, sensibile al punto giusto...
      Un forte abbraccio e buona Domenica!

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  2. Complimenti racconto originale e molto tenero.
    Felice weekend, un abbraccio
    enrico

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  3. Diciamo che Andersen ti spiccia casa :)

    Moz-

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    1. Ciao Miki, ho dovuto controllare il significato di "ti spiccia casa", credo e spero sia un complimento eheheh...
      Andersen ed i fratelli Grimm, che grandi...non prendermi in giro però...
      Abbraccio grande carissimo e buona Domenica!

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