L'arte non è qualcosa che si debba necessariamente mostrare.
Vedi un fiore e pensi: potrei riuscire a disegnarlo?
Rispondo: no, rovinarei la sua grandezza.
Ma l'impulso mi fa provare...in fondo conosco il suo essere, i suoi colori, la sua forma.
Ma...cosa viene fuori?
È diverso...penso...
Cosa vedranno gli altri in questo lavoro?
I pensatori vedranno problemi da risolvere o soluzioni sull'esistenza...
I psicologi me stessa...
I giocatori un modo per ingannare la realtà...
Il contadino la semplice bellezza ed il duro lavoro...
Il politico la propria immagine...
L'onesto lavoratore qualcosa di vero...
Il giovane la curiosità e la risposta al suo perché...
La persona matura un ricordo e la propria vita...
Sono tanti che guardano, osservano, ammirano o criticano...
Io, creduto artista invece penso:
Meglio distruggerlo e non provarci ancora.
Pia
Gi unici che fanno riferimento all'autrice sono gli psicologi..ma perché devono sempre vederci qualcosa di negativo. Ma d'altra parte è giusto così: quando vediamo un'opera d'arte pensiamo a cosa suscita in noi quella visione. Se evoca un ricordo, se l'associamo a qualcosa...poi magari approfondiamo sull'autore,cerchiamo di capire qualcosa di lui..
RispondiEliminaVale la pena eccome, la vita è creazione, non distruzione :)
Grazie per il tuo bel pensiero Riccardo...
EliminaOgnuno vede qualcosa di diverso ma "l'artista"...
Ciao e buon proseguo di vita. Abbraccio!
L'arte anche se non si mostra viene inevitabilmente riconosciuta.
RispondiEliminaCiao Pia.
Gus non sempre, non sempre...
EliminaCiao, grazie!
Succede anche e soprattutto nella vita: ognuno vede in noi quello che gli pare; molto spesso riflettendo se stesso senza neanche accorgersene
RispondiEliminaCiao Paola, non hai torto...
RispondiEliminaMa a volte non è un riflesso di sé stessi.
Per l'artista è ancora più importante, si sente responsabile se non è ciò che desidera comunicare.